Energia solare: Italia 2a al mondo come fonte di energia primaria
Secondo una recente analisi, l'Italia si pone al secondo
posto al mondo, dietro solo al Giappone, per la quota di energia solare come
fonte dell'energia primaria consumata. Vediamo i meriti di questa analisi
nell'articolo che segue.
L'energia solare
L'energia solare e' una fonte di energia pulita che fornisce
approvvigionamento energetico senza inquinare ne' causare danni ambientali.
Deriva dal sole e puo' essere trasformata in elettricita' per i più svariati usi.
fabbisogno energetico della popolazione italiana.
Ricopre una vasta gamma di tecnologie collegate tra loro ed e' una fonte di energia completamente pulita nel uso, benche' ovviamente la
produzione dei pannelli e dell'infrastruttura non sia ad impatto zero (come
quasi tutte le attivita' produttive).
Le tecnologie per sfruttare l'energia solare
La trasformazione dell'energia solare in energia sfruttabile
avviene attraverso l'uso di tecnologie specificatamente designate per lo scopo
e che sono soggette di continua innovazione e ricerca.
1. I pannelli
fotovoltaici convertono la luce presa dal sole in energia elettrica con un
processo che trasforma la radiazione solare in energia elettrica e che avviene
nella cella fotovoltaica. La cella fotovoltaica e' costituita da un materiale
semiconduttore che, quando colpito dalla luce solare, rilascia elettroni.
Questi, muovendosi, vengono incanalati e producono corrente elettrica.
2. I pannelli
solari termici convertono la luce solare in energia utilizzata per riscaldare o
raffreddare. E' costituita fondamentalmente da un collettore solare che riscalda
un fluido interno alle tubature dei vari ambienti. E' una tecnologia che si
applica a diversi ambienti e contesti: dall'edificio commerciale al magazzino,
dalla piscina alle case.
3. I pannelli
termodinamici a concentrazione o CPS rappresentano l'ultimo ritrovato
tecnologico nel fotovoltaico. Il loro principale punto di forza e' la capacità
di fornire energia elettrica anche senza il sole. Infatti questi impianti
solare a concentrazione trasmettono calore ad alte temperature a un impianto
termodinamico. Sono sostanzialmente degli specchi che concentrano l'energia
solare in un unico punto per alimentare il sistema.
Energia solare: pro e contro
L'energia solare presenta diversi vantaggi:
✔ E' a basso impatto ambientale perche' non immette sostanze
nocive nell'atmosfera
✔ E' ricavata da una fonte energetica infinita
✔ Riduce i costi in bolletta
✔ Flessibilita' d'impiego: elettricita', riscaldamento o
raffreddamento (o entrambe)
✔ Facile smantellamento e possibilita' di riuso delle parti
Naturalmente, esistono anche dei contro che vanno sempre
tenuti in debita considerazione:
✗la discontinuita' del sole che non e' sempre presente
✗ l'impossibilita' di accumulo da impiegare quando il sole
non c'e'
✗i costi d'installazione sono ancora abbastanza alti per
quanto ammortizzabili
✗ la necessita' di aree d'installazione estese per catturare
la luce solare su ampie superfici
Energia solare come quota dell'energia
primaria
Data la minaccia del cambiamento climatico e l'importanza
assoluta della sostenibilita', il tema delle energie rinnovabili e' particolarmente dibattuto. Un elemento raramente considerato e' la quota di
energia primaria sotto forma di energia rinnovabile.
L'analisi di solarpower.guide e' particolarmente interessante
evidenziando la percentuale di energia primaria costituita dall'energia solare
per trarne conclusioni. A livello globale spiccano Europa, Asia ed Americhe
come paesi dove il solare ha acquisito un certo peso. Malgrado l'enorme
potenziale, quasi tutta l'Africa subsahariana e' assente nel computo. In termini
di paesi, al primo posto si ha il Giappone con il 3,59 % dell'energia primaria
costituita da energia solare. Segue l'Italia al secondo posto con il 3,40 %
davanti di poco al Cile con 3,39%.
Dopo il podio abbiamo Germania (3,22 %) e Grecia (3,09 %),
che staccano al sesto posto l'Australia (2,50 %) e poi Spagna (2,34 %) e
Bulgaria (2,18 %). Come riferimento, in Europa in media l'1,65 % dell'energia
primaria e' costituita dall'energia solare.
A che punto siamo nella transizione all'energia solare?
Anche se il risultato e' incoraggiante a livello generale,
resta moltissimo da fare e l'accelerazione del cambiamento climatico rende
necessario continuare ad investire nelle energie rinnovabili.
Infatti, nonostante i buoni propositi, di fronte alla
minaccia del riscaldamento globale, e' necessario dismettere le energie fossili
diminuendone il consumo e l'uso.
Secondo Solar Power Europe, organizzazione di soggetti interessati nella
transizione al solare, il futuro tuttavia appartiene alle energie rinnovabili,
in particolare al solare. Secondo l'ultimo rapporto infatti:
- Il 20 % della domanda di energia in Europa sara' alimentata dal solare
entro il 2030
- Il settore del solare creera' 4 milioni di posti di lavoro in Europa
entro il 2050
- L'UE ha fissato un obiettivo del 32 % nel Clean Energy Package
- Una crescita della produzione del solare a 30 GW entro il 2022
Sempre stando al rapporto recentemente pubblicato, l'associazione Solar
Power Europe ha inviato alla Commissione Europea alcune raccomandazioni per
accelerare la transizione energetica per frenare il degrado ambientale e il
cambiamento climatico. L'organizzazione infatti consigliava un approccio piu' aggressivo volto ad aumentare il peso delle energie rinnovabili e ad aumentare
il peso della sostenibilita' nelle politiche energetiche. In particolare, si
consigliava di:
- Porta la quota di energie rinnovabili al 45 % della domanda di energia in
Europa entro il 2030
- Migliorare il quadro normativo e commerciale per l'autoconsumo delle energie
rinnovabili
- Migliorare la trasparenza delle garanzie d'origine (guarantees of origin)
- Sostenere l'idrogeno rinnovabile
- Rafforzare le disposizioni
amministrative a sostegno delle rinnovabili
- Stabilire requisiti minimi per la produzione di energie rinnovabili negli
edifici
Energia solare e rinnovabili come 45 % della domanda di
energia per il 2030
Far combaciare la quota di energie rinnovabili europee con
le emissioni zero entro il 2050 e' un'assoluta priorita'. Portare la quota di energie rinnovabili al 45
% entro il 2030 dovrebbe essere un obiettivo vincolante a livello europeo e
nazionale.
E' un traguardo in linea con le stime di costo-efficacia
stimate per le emissioni zero entro il 2050 ed e' anche in linea con lo scenario
n. 1 (1.5 C) dell'accordo di Parigi.
Lo scenario medio previsto infatti prevede una capacita' di
produzione di 588 GW, ovvero del 75 % piu' alta delle previsioni attuali nei
NECP (National Energy Climate Plan, ritrovabili tutti qui), che e' di 335 GW.
Cio' nonostante, raggiungere il 45 %
equivarrebbe ad una produzione di 870 GW e permetterebbe all'Europa di
raggiungere l'accordo di Parigi e le emissioni zero.
Miglioramento del quadro normativo e commerciale
Un miglior quadro normativo e commerciale permetterebbe di
sfruttare appieno il potenziale energetico europea, stimato al 2030 in 245 GW
nel settore commerciale e 300 GW in quello industriale.
In particolare, si devono rimuovere le barriere e le
restrizioni per facilitare il consumo e la produzione a livello medio-piccolo
per stimolare l'attivazione di numerosi attori e produttori che sono ora
fortemente limitati.
Maggior trasparenza delle garanzie d'origine
Le garanzie d'origine hanno lo scopo di tracciare la
produzione di energia rinnovabile nel sistema energetico e sono quindi
fondamentali per calcolare l'uso di energia rinnovabile.
E' necessario dare garanzie d'origine a tutti i produttori e
migliorarne la trasparenza aggiungendo maggiori informazioni e dati. Queste migliorie
dovrebbe dunque rientrare in un processo di standardizzazione a livello europeo
che ne governi l'emissione
Sostegno all'idrogeno rinnovabile
L'Unione Europea dovrebbe offrire un sostegno concreto e
tangibile all'idrogeno rinnovabile attraverso:
- un'efficiente certificazione a livello nazionale ed europeo
- un sistema di tracciabilita'
- sistemi di incentivi all'ingresso nel mercato per i produttori di idrogeno (CFD, premi)
Disposizioni amministrative rinforzate
Obiettivo primario della raccomandazione e' la riduzione
delle barriere regolatorie e la creazione di precise linee-guida per guidare la
transizione energetica.
Queste linee-guida consisterebbero di chiari indicatori di
performance (KPI come il tempo di approvazione dei permessi) uniti ad un
sistema di monitoraggio e controllo delle performance.
Requisiti minimi per la produzione energetica in edifici
Parte fondamentale di tutti i piani energetici europei e' la
de-carbonizzazione degli edifici in Europa. In particolare, si raccomanda una
distribuzione di installazioni solari per facilitare ed incentivare
l'autoproduzione e l'autoconsumo.
Cio' si tradurrebbe quindi nell'introduzione massiccia di
pannelli sui tetti, lo stabilimento di livelli di produzione municipali per
edifici ed infrastrutture e l'aggiornamento dei codici di costruzione dei vari
paesi.
Fonte: https://energia-luce.it/news/energia-solare-italia-fonte-di-energia-primaria/